Parlando di Aereostati…arriviamo in Egitto – Mauro Beniamini
30 Ottobre 2007
Mamelucco – Bruno Normanno
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Louis Francois Lejeune – Stefano de Paolis

Le uniformi più colorate e più preziose sono sicuramente quelle che si possono incontrare durante il periodo Napoleonico ed osservando vari dipinti che ritraggono alcuni famosi personaggi, mi sono imbattuto nel colonnello barone Lejeune, aiutante di campo del Maresciallo Berthier .Louis Francois Lejeune, nato a Strasburgo il 3 febbraio 1775, fu molto apprezzato per il suo immenso talento nel dipingere le battaglie e nel disegnare uniformi. Fu nominato aiutante di campo nel 1800; nel 1810 diviene colonnello e barone dell’impero. Rientrato in Francia dopo essere stato prigioniero in Spagna, partecipa alla campagna di Russia e nel 1812 viene nominato Generale di Brigata. Muore a Tolosa il 26 giugno 1848.
Per poter dar vita a questo personaggio mi sono avvalso di una creazione della Metal Model: il “Colonel de Hussards du 6me Regiment 1809” scolpito dal maestro Bruno Leibovitz. Le modifiche apportate sono minime e riguardano la sostituzione della testa

con una della Ultracast con un nuovo shako proveniente da pezzi sfusi della Historex, così come l’aquila presente sulla sabretache. Sullo shako è presente un cabochon a forma di granata esplosa proveniente da un altro figurino MM, mentre la bandoliera porta giberna è stata modificata eliminando i rinforzi decorativi presenti sul figurino originale. A questo punto si può parlare della colorazione.Se avete già letto il mio articolo sul figurino tedesco della seconda guerra mondiale non mi dilungherò sulle tecniche per i
colori acrilici poichè sono rimaste tali, l’unica differenza è data dal fatto che per questo soggetto sono stati utilizzati anche i nuovi colori dell’ Andrea Miniaturas, migliorati moltissimo per quanto riguarda l’opacità.
Partiamo quindi con il cavallo che per prima cosa dovrà essere imprimerato (io uso il Fine Surface Primer della Tamiya).
Ho cercato di riprodurre una razza paricolare denominata Alter-Real che ha origine intorno al 1740 in Portogallo e che, come suggerisce il nome, fu allevato per diventare il cavallo dei Reali. All’ inizio del XIX secolo, proprio sotto la dominazione napoleonica, l’allevamento fu quasi completamente depredato, proprio per la bellezza di questa razza.

Colore base Sombra Tostada 941 + Marron Mate 984
Ombreggiature Colore base + Negro 950
Luci Marron Mate + Marron Rojzo 982 + 985
Chiazze di colore Colore base + Marron beige 875 + Ocre 15 (Andrea M)
Passiamo ora alla sella (schabraque) in pelle di pantera con gallonatura in oro e frange rosse:

Pelle di pantera

Colore base Uniforme Ingles 921 + Marron Beige 875+Marron Naranja
Ocre 15
Ombreggiature Colore base + Marron Mate+Negro
Luci Ocre+Beige 917
(luci estreme: beige + Hueso)
Macchie Sobra Tostada bordate in Negro

Gallonatura in oro Colore base Uniforme Ingles+Uniforme Japones 4 (A.M.)
Ombreggiature Colore base+Negro
Luci Unif. Japones+Amarillo Dorado 948
Luci estreme con aggiunta di beige 39 (A.M.)
Effetto metallico Barniz Metalico 521

Dopo aver completato il cavallo, si passa alla colorazione del cavaliere.
Secondo le fonti dell’epoca, il Maresciallo dell’Impero e Principe di Neuchatel, Louis Alexandre Berthier, decise nell’aprile del 1807 di regolamentare le uniformi dello Stato Maggiore e degli Aiutanti di Campo dando libertà, ai Comandanti di Corpo d’Armata, di scegliere i colori particolari per l’abito “alla Ussara” dei propri attendenti. Per il suo Stato Maggiore, Berthier decise per lo scarlatto, il bianco e il nero tutto rifinito in oro.
In base alla planche di Rigo da me consultata la tenuta ” a la Hussarde” era così composta:

SHAKO
Ricoperto di tessuto scarlatto, decorato in alto con un intreccio in filo d’oro.La coccarda era in tre colori di cui il bianco era costituito da filo d’argento, la visiera in cuoio nero era rinforzata da un bordo in metallo dorato.
DOLMAN
In tessuto bianco, con colletto e paramani in scarlatto, orlato di gradi in filo dorato.
PELISSE
In tessuto nero, bordato di una lussuosa pellicci variante tra i toni di grigio e nero (si tratterebbe di astrakan). Anche la pelisse era impreziosita di galloni e trecce dorate. Inoltre veniva portata quasi sempre “flottante” alla spalla, mentre in inverno era indossata e chiusa solo dalle prime tre o quattro file di trecce.
CINTURA
In lana nera con “coulant” in filo dorato girava intorno alle anche del cavaliere due volte.

BANDOLIERA PORTA GIBERNA
Era fatta con cuoio nero con bordature dorate.Tutti i rinforzi e le fibbie erano in metallo dorato.
La giberna era anch’essa in cuoio nero con aquila e corona dorata.Si tratta comunque di un modello, poichè ogni aiutante di campo ne poteva avere più di una con colori diversi.Una variante poteva essere ad esempio in cuoio rosso o cremisi.

SABRETACHE
Apparsa con i primi Ussari, serviva per trasportare ordini, corrispondenza ufficiale, rilevazioni topografiche…Divenne presto oggetto di lusso tra i vari ufficiali superiori e generali di cavalleria leggera; quella del colonnello Lejeune era ricoperta di tessuto nero gallonata e frangiata in filo d’oro. Al centro figurano l’Aquila e la corona imperiale in oro.

Quindi, senza dilungarci troppo possiamo dire che i colori principali da dover utlizzare sono il bianco per il dolman, il nero per la pelisse ed il rosso per i pantaloni. Per quanto riguarda le varie parte dorate sono stati utilizzati gli stessi colori della gallonatura della schabrache.

Dolman
Colore base Marron cubierta 986+Gris piedra 884
Ombreggiatura Colore base+ Negro
Luci Colore base+Carne clara 928
(luci estreme) Hueso

Pelisse
Colore base Negro mate 26+Gris piedra
Ombreggiature Negro mate+ Nero 18 APA
Luci Colore base+gris piedra+carne

Pantaloni
Colore base Rojo basico+gris
Ombreggiature Colore base + verde
Luci Colore base +Rojo bermellon +rojo cadmio claro+rojo beige

A questo punto il figurino è pronto per essere inserito nell’ambientazioni precedentemente preparata……
et voilà…. il gioco è fatto.