Come si sporcano i mezzi corazzati di Stephen C. Willoughby

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Come si sporcano i mezzi corazzati di Stephen C. Willoughby

Alcuni modellisti hanno accettato la dura verità che i carri si sporcano. Altri no e continuano a costruire splendidi ”veicoli da sfilata”, così puliti che ci si potrebbe mangiare sopra.

Nei miei undici anni che ho passato sui carri ho mangiato su molti veicoli, ma nessuno di questi era così pulito come alcuni modelli che ho visto.

Sono sicuro che alcuni potranno mettere in discussione questo fatto ed essere convinti di avere ragione. Non dategli retta. Credetemi i veri veicoli corazzati diventano veramente sporchi. Solo i modelli sono puliti. Anche i prototipi vengono portati in zone fangose che l’Esercito chiama ”terreni di prova” e qui si sporcano.

Ovviamente in tempo di pace, dopo una dura esercitazione sul campo, i mezzi vengono portati indietro e puliti. Datemi retta ho pulito molti carri. Ma molti di coloro che costruiscono ”veicoli da sfilata” non costruiscono un carro che è stato riportato al deposito. Infatti vi montano sopra tutti gli effetti personali che fanno credere che il carro sia stato in azione.

Quando un veicolo è sul campo, e per quasi tutta la sua vita è sul campo, comincia a sporcarsi dal momento che esce dal cancello del deposito (e a volte anche prima) e continua a sporcarsi sempre di più.

Perché i carri si sporcano ? Semplicemente perché non si muovono sul terreno ma attraverso il terreno. Questo è quanto disse, molto tempo fa, Shep Paine nel suo pieghevole ”How to build a diorama”. Disse anche che i veicoli impiegati nei lavori edili forniscono un esempio eccellente di quanto sporchi possono diventare i carri. Se per strada guidate sempre dietro ad un camion di un cantiere, sulla vostra auto riceverete un flusso infinito di sabbia, al punto che avrete paura che la vernice dell’auto possa saltare via. Oppure prendete la vostra auto e andate su una strada sterrata verso un mercatino biologico o la fattoria di un vostro parente, resterete sorpresi da come le sospensioni della vostra auto, appena lavata, si siano sporcate subito.

I veicoli corazzati fanno questo ogni giorno per tutti i giorni della settimana. I carri non vengono quasi mai portati su strade asfaltate perché i loro cingoli hanno la fastidiosa tendenza a farlo saltare via in pezzi.

Ogni volta che un veicolo cingolato effettua una curva crea, nella polvere e nella sabbia, un solco profondo un metro e mezzo. Ecco perché i carri si sporcano.

Per la mia esperienza esistono quattro tipi di terreno e quattro modi differenti nei quali il terreno agisce sui carri. I terreni sono: sabbia e polvere, terreno duro, argilla e il sempre popolare fango. Tutti e quattro i tipi di terreno hanno molto in comune e spesso, dopo una sola ora di attività, il mezzo li ha attraversati tutti e quattro. Potrebbe incontrare sabbia e polvere lungo il sentiero che conduce al campo delle esercitazioni, terreno duro e argilla nell’attraversare il campo usato per le esercitazioni tattiche, fango nelle mai asciutte pozzanghere che il carro attraversa di continuo ed infine nuovamente sabbia e polvere sul poligono di tiro. Dopo tutto questo vagare guardate il contachilometri e sono stati percorsi solo 12 km.

Ora esaminiamo i tipi di terreno nel dettaglio. Partiamo da sabbia e polvere. Molte strade sterrate, ed ogni strada che non ha una copertura in cemento o asfalto, sono polverose. E lo sono anche se nelle ultime otto ore ha piovuto e da ancora prima se è uscito il sole. Molte zone costiere del mondo hanno un suolo compatto sabbioso. E non sto parlando delle spiagge. Per esempio Fort Dix nel New Jersey trovandosi nella regione delle Pine Barrens ha un suolo formato da terreno sabbioso compatto. A questo esempio si possono aggiungere i deserti che sono ovviamente i luoghi più sabbiosi e polverosi del mondo. La polvere ricopre del tutto il veicolo che si muove attraverso la sabbia. Nella zona settentrionale dello stato di New York, ho visto una polvere così spessa alzarsi sui sentieri tracciati dai carri, che questi erano costretti a separarsi tra di loro di 100 metri.

In molti dei film che ho visto dell’Operazione Cobra, che si svolse in Francia nel 1944, c’era una polvere di spessore simile. Nel settembre del 1939 la Polonia era una grande pianura polverosa così come lo era la steppa russa durante l’estate e l’autunno del 1941.

Che cosa fa la polvere ad un veicolo ? Va dappertutto. Dalla parte inferiore del carro fino al comandante che si sporge dal suo portello, ricopre ogni cosa. Spesso potete dire quanto si è sporto qualcuno dal portello solo vedendo il livello di polvere che si è depositata sulla sua uniforme. Si reputa che ci si deve sporgere da un portello al massimo fino al livello della targhetta con il nome, ma siccome sono più alto di altri, non potevo stare così basso nel portello quindi la polvere, per la maggior parte delle volte, mi raggiungeva il livello del petto.

Lo stato di polvere su un carro che ha una mimetizzazione scura sulle sospensioni è opaca con le solo ruote che tradiscono un poco di colore nel punto dove sono in contatto con i cingoli. Questa copertura opaca sfuma sulla parte superiore del veicolo dai parafanghi alla torretta. Il modo migliore per imitarla è usare una aeropenna, facendo in modo di allontanarla gradualmente dal veicolo che state dipingendo mano a mano che salite verso l’alto. La polvere ha molto spesso un aspetto gessoso di colore bianco. I pastelli non sono opachi abbastanza per poterli usare. Potete usarli su una copertura di polvere per dare l’aspetto di grumi polverosi che la polvere dovrebbe avere.

Se comincia a piovere la polvere diventa fango. Quando un veicolo impolverato viene bagnato dalla pioggia la polvere comincia a colare verso il basso lungo i fianchi del veicolo. Il suo aspetto è ”grumoso”, simile a quello che si ottiene quando con l’aerografo si cerca di applicare una copertura opaca trasparente troppo velocemente o si passano troppe mani di colore opaco in poco tempo. Dopo la pioggia la polvere bagnata si accumula sempre negli stessi posti così come fanno, sui modelli, i lavaggi. Quindi c’è un altro modo per simulare la polvere: i lavaggi. Di solito miscelo il mio colore polvere con l’opaco in modo che non diventi completamente opaco e possa colare un poco quando, per simularlo, lo passo con l’aeropenna. Se l’aeropenna si intasa e ”sputacchia” va bene perché è come appare la polvere reale quando è bagnata e cola.

I veicoli che operano nelle aree dove non ci sono piogge avranno, ovviamente, una copertura di polvere più uniforme. La polvere dei deserti è piuttosto opaca sulle sospensioni e sulla parte inferiore dello scafo, ma sulle parti superiori del mezzo la copertura di polvere può anche apparire striata per l’effetto del vento dei veri deserti. le mani e i piedi dei membri dell’equipaggio inoltre striano e rompono ulteriormente l’uniformità della copertura di polvere nelle parti superiori del mezzo. In molte fotografie di veicoli corazzati che operavano nel Deserto Occidentale durante la seconda guerra mondiale le superfici orizzontali sembrano come se fossero state spazzate. Questo aspetto è spesso il risultato dell’azione degli scarponi dei membri dell’equipaggio piuttosto che di una scopa, come invece avviene oggi. Il veicolo inoltre ha un aspetto gessoso e tutti i simboli sono oscurati. Questo è l’effetto della polvere.

Nelle aree temperate del mondo la polvere si trova di solito solo sulla sede delle strade. Se portate il vostro veicolo fuori dalla strada potete imbattervi in uno di questi due tipi di terreno: l’argilla o la terra. I loro effetti sul mezzo sono quasi gli stessi. Quasi sempre la terra o l’argilla sono umide. Non bagnate, come per esempio il fango, ma umide. Non sono fradice al tatto ma se ci passate la mano in mezzo le sentirete fredde e se le strizzate saranno cremose. Se un carro le attraversa vi si attaccheranno. Comunque non si attaccheranno in posti dove molta gente potrà vederli e non formeranno dei grandi accumuli come avviene con il fango. Si attaccheranno sulle sospensioni, quasi sempre nella parte posteriore delle ruote, in ogni parte concava della superficie dei cingoli, dietro le ruote motrici, nella parte centrale delle ruote del treno di rotolamento e in altri posti simili.

Anche dopo che il carro è stato pulito rimane molta terra e argilla dietro le ruote attaccata alle barre di torsione o dietro le ruote di rimando. Non sempre tutto questo accumulo è solo fango, che è un’altra storia. Questo sporco può aderire anche alla parte inferiore del carro. Il metodo migliore per simularlo è questo: miscelate acqua e colla bianca e fatela colare su qualsiasi terriccio da vasi. Dovete passarla utilizzando un colino in modo che non si formino grumi. Se è troppo densa aggiungete dell’acqua. Quindi dovete solo dipingere le sospensioni con un pennello spesso. Curate particolarmente la parte inferiore del veicolo (e in una gara questo basterà a soddisfare il 99 per cento dei giudici), dietro le ruote e cercate di realizzare piccoli accumuli dentro ogni cavità. Provate a metterlo dietro la ruota motrice e a quelle di ritorno, realizzate dei piccoli accumuli. Se esagerate diventerà fango secco di cui dirò si più in seguito.

Una volta asciutto vi potete sia spruzzare sopra la vostra miscela di polvere oppure usare i pastelli. I pastelli si attaccano alla miscela secca come fa il fango. Lasciate molto spazio quando lo applicate sui cingoli e provate ad evitare che si creino grumi in quanto si vuole simulare solo la terra e non il fango.

La terra di solito è di colore marrone. Il Polly Scale Dirt o Earth sono di solito ottimi colori per simularla. Se si vuole simulare il colore della terra più ricco tipico delle fattorie del Nord Europa in molti set di pastelli sono presenti dei colori terra ”marrone rossastri” molto ricchi, anche se può andare bene un qualsiasi nero miscelato con un marrone rossastro. Comunque non è una buona idea quella di dipingere la terra accumulata salvo che non usate i lavaggi. I pastelli funzionano meglio. Può funzionare anche mischiare la vernice con la miscela di terriccio. Una volta secca passate a pennello secco il colore di base e otterrete delle texture molto gradevoli. Aumentando la quantità di terriccio della miscela potrete farlo aderire ad ogni cavità delle sospensioni e averne molto appeso alle sospensioni e dire che è tutto fango secco.

L’argilla si ritrova in due colori di base: gialla o rossa, e in ogni colore che si trova tra il giallo e rosso. Le scarpe da ginnastica che indosso per i miei allenamenti erano in origine bianche. Ora sono tinte di arancione dalla argilla ”rossa” del Kentucky. Fort Knox, Kentucky, è la ”casa dei corazzati” e lo è fin dal 1941, quindi se costruite dei mezzi corazzati stanziati negli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale non dimenticate la famosa argilla ”rossa” del Kentucky. Il Vietnam è famoso per la sua argilla rossa che è in un profondo colore ”mattone rosso”. Anche il Kentucky ha una argilla di quel colore. La Corea e la parte settentrionale dello Stato di New York sono caratterizzati dall’avere una argilla di colore giallo. L’argilla è il terreno più appiccicoso e si attacca meglio di altri suoli ed inoltre resiste all’acqua meglio della polvere e crea molte più pozzanghere fangose.

Prendete qualsiasi tipo di terreno e bagnatelo, diventerà fango. Anche se non piove da giorni trovare delle pozze d’acqua su ogni strada sterrata o nascoste nel sottobosco che il vostro carro attraversa. Fango e polvere sono i due tipi di terreno maggiormente presenti nel mondo tanto da ispirare la frase ”potete stare nel fango fino alle anche ed avere ancora la polvere che vi arriva in faccia”. La colla liquida si attacca al carro meglio di qualsiasi bottiglia di colla Elmer o Zap-a-gap. Aggiungete qualunque polvere alla colla liquida ed otterrete del fango. Il fango si presenta in diverse forme. Tutte si attaccano ai veicoli che li attraversano come fosse colla. Guidare attraverso una pozzanghera che sia abbastanza profonda e cambierete un carro in colore verde in un carro color sabbia. Il fango si trova sempre con l’acqua e l’acqua fa schizzare il fango in ogni dove. Se vi imbattete in una pozzanghera fangosa dai bordi ripidi, una di quelle per uscire dalle quali il guidatore deve dare tutto gas, ed i cingoli faranno schizzare l’acqua e il fango ad una altezza superiore a quella del carro stesso e il carro coprirà di fango quello che lo segue. Ricordate, i carri si muovono sempre in piccoli gruppi detti plotoni (per i non carristi, composti da tre a cinque carri). Nulla è più irritante che essere in una formazione in linea, nella posizione elevata ed asciutta del capo carro ed avere il vostro gregario che passa attraverso una pozza di fango e vi inonda di fango ed acqua. Si può anche andare talmente in profondità in una pozza che fango ed acqua andranno a finire sopra e attraverso il portello, chiuso, del pilota, bagnandolo comunque completamente.

Il fango si incolla ai carri. Riempie ogni cavità delle sospensioni, a volte in grandi ammassi, con tutte le erbacce che vi crescono sopra. A volte i cavi di traino vi scavano dei piccoli solchi facendo emergere le zolle di terreno e le erbacce. Se poi il fango riempie ogni fessura dei cingoli, e ci resta attaccato, quando transiterà su un terreno secco il carro si lascerà dietro una scia di fango. Ma non tutto il fango salterà via. Due settimane dopo, quando dovrete pulire le sospensioni, dovrete faticare per ore con una pala, per rimuovere tutto il fango che si è seccato in ogni cavità o fessura delle sospensioni stesse. Riempirà l’intero vuoto delle ruote, all’esterno come all’interno, diventando completamente secco.

Devo ancora vedere qualcuno provare a riprodurre in modo realistico un modello di carro nel fango. Ho realizzato diversi modelli a cui ho aggiunto il fango nelle cavità e fessure delle sospensioni, ma nessuno, per quanto ho potuto vedere, ha mai realizzato un veicolo completamente spruzzato di fango come fosse passato dentro una pozzanghera. Prendete ad esempio gli M1A1 ed i Bradley impiegati in Bosnia che sono completamente ricoperti dal fango spruzzato dalle loro stesse sospensioni. Sotto alla torretta non si può capire il loro vero colore mentre la torretta è ricoperta da impronte di scarponi ed ha, visibile su ogni saldatura, il colore fango, come se avesse ricevuto un lavaggio pesante con un colore fango, cosa che probabilmente è successa a causa della pioggia e del nevischio. Come potete simularlo ? Combinando le tecniche per la terra, sopra indicate, con quelle per la polvere. Subito dopo avere finito le sospensioni, ma prima di montare i cingoli, dipingete il tutto con il vostro colore terra generale o, se preferite, con il colore ”fango secco sporco”. Di solito uso il ”Dirt” o l’ ‘‘Earth” della Polly Scale miscelato con il ‘‘White” o l’ ”Off-White”. Ricordate che, probabilmente, sulla superficie sulla quale scorrono le ruote ed i cingoli si vedrà della gomma in mezzo al fango. Ora miscelate il terriccio da vasi con l’acqua e la colla bianca liquida. Fatela molto densa. Per aumentare lo spessore si può aggiungere alla miscela del Celluclay. Fatelo semplicemente gocciolare sulle sospensioni assicurandovi che riempia tutte le fessure e cavità dove si accumula il fango. Passatelo fino all’altezza delle ruote di rinvio, nella faccia interna delle ruote del treno di rotolamento, nella parte posteriore di queste ruote (se costruite gli Sherman in questo caso non dovete preoccuparvi della faccia interna vuota della ruota), dietro la ruota motrice e quella di rinvio. Dovrete anche riempire, simulando del fango che sta lì da mesi, l’intero spazio tra la ruota motrice e il parafango degli M-48 e M-60. Create degli spruzzi sulla parte anteriore, sui fianchi e sulla parte posteriore dello scafo del carro. Riempite lo spazio tra i parafanghi e le ”gonne” laterali (ragione per la quale sui Leopard e sugli M1 sono state tolte).

Con la costruzione finita e con la miscela di fango che si è asciugata, aerografate completamente le sospensioni con una versione più scura e marrone del colore ”Earth” o ”Dirt” per rappresentare il fango umido. Se state cercando di riprodurre un veicolo dopo che ha smesso di piovere, sopra questo primo strato aerografate un colore di tonalità  più chiara, il vostro colore ”polvere” che usate per il fango secco. Ricordatevi di realizzate le vostre macchie. Ugelli per le macchie oggi vengono realizzati per molti aerografi per realizzare effetti speciali. Il colore fango e l’applicazione della miscela che simula il fango si può anche mascherare per ottenere un effetto tipo ”graffiti realizzati nel fango secco” (come l’inevitabile ”Lavami”). Ricordatevi che il fango umido nella realtà non è lucido a meno che il carro non sia stato portato in mezzo ad una pozzanghera e c’è acqua sul veicolo. Il vero colore è semi lucido e di un colore più scuro di quello del fango secco. Per i fanatici del realismo provate a spruzzare una copertura lucida trasparente sul l’intero veicolo per mezzo di un ugello per macchie o distanziando l’aerografo dal veicolo e mettete un abbigliamento da pioggia all’equipaggio per realizzare un carro nella pioggia.

Fonte: l’articolo originale si trova alla pagina http://www.njipms.org/Techique/tipsframe2.htm del sito http://njipms.org/ . Si ringrazia per l’autorizzazione alla traduzione