Il modellismo in piccola scala. Parte 1: Le basi della costruzione di Doug Chaltry

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Il modellismo in piccola scala. Parte 1: Le basi della costruzione di Doug Chaltry

Non ci sono tecniche che siano veramente uniche nella costruzione di modelli di mezzi corazzati in piccola scala.
Le tecniche base sono le stesse, indipendentemente dal tipo di modello che viene costruito.

Tenete a mente delle semplici piccole regole come queste:

  • – Non staccate mai i diversi pezzi dall’albero ruotandoli con le mani, usate sempre delle forbici (questo è vero specialmente per le parti realmente piccole che si possono trovare nei modelli in piccola scala)
  • – Carteggiate sempre la rimanenza lasciata dalle forbici così come ogni sbavatura della plastica o qualsiasi altro segno (le canne dei cannoni sono conosciute per avere delle scanalature tremende)
  • – Rimuovete ogni segno della fusione sia carteggiando che usando lo stucco (se partecipate ad un concorso basta un singolo segno dello stampo per fare escludere il vostro modello dalla competizione)
  • – Effettuate sempre, sempre, sempre la prova di montaggio a secco ! Molti modelli in piccola scala sono dei kit in resina che richiedono l’uso della colla epossidica. La prova a secco è di importanza capitale quando si usa questo tipo di colla.

Il solo consiglio che mi sento di dare sulla costruzione dei modelli in piccola scala , che potrebbe non essere immediatamente evidente ad un principiante, è che non bisogna necessariamente seguire la sequenza di assemblaggio indicata nelle istruzioni.

Ho visto che in molti kit si segue la stessa sequenza di assemblaggio: si inizia costruendo la parte inferiore dello scafo, quindi si incollano le ruote, poi i cingoli, si procede realizzando la parte superiore dello scafo che viene poi incollata a quella inferiore.

Molte volte questa sequenza non si rivela pratica quando si inizia a pitturare il modello.
Di norma è più facile dipingere una cosa a suo tempo, per esempio pitturare lo scafo una volta che la parte inferiore e quella superiore sono state incollate insieme.
Ma se sono state montate le ruote ed i cingoli la pittura dello scafo è ora più difficile.

La mia sequenza normale di costruzione è quella che segue:

  1. 1. Prima costruisco lo scafo intero. Per prima la parte inferiore poi quella superiore. Incollo poi le due parti. Effettuo ogni stuccatura e ogni carteggiatura che si rende necessaria prima della verniciatura delle due parti dello scafo. Con l’eccezione delle ruote del treno di rotolamento, incollo ogni componente, tenendo presente che non voglio interferire con la facilità di maneggiare il modello, che andrà dipinto nello stesso colore di base dello scafo.
  2. 2. Quindi costruisco l’intera torretta seguendo le stesse linee guida usate per la costruzione dello scafo.
  3. 3. Dopo che la costruzione principale è completata, dipingo il veicolo. Pitturo lo scafo,la torretta e le ruote del treno di rotolamento mentre sono ancora fissate sullo sprue. Su tutto effettuo il lavaggio e quindi passo la copertura finale ed il pennello secco. (vedi l’articolo sulla pittura per alcuni semplici suggerimenti su questo tema http://www.alfamodel.it/modules/smartsection/item.php?itemid=344).
  4. 4. Dopo averle dipinte tolgo le ruote dallo spue. le rifinisco e, se necessario, dipingo l’anello in gomma o gli pneumatici. Quindi ripeto su di loro il lavaggio ed il pennello secco. Mentre si asciugano dipingo i cingoli, di solito quando sono ancora sullo sprue. Dopo che ogni cosa si è asciugata incollo le ruote allo scafo facendole seguire dai cingoli. Se ci sono delle parti che vanno montate alla fine, come gli attrezzi o i cavi di traino, li dipingo separatamente e quindi li incollo al veicolo.
  5. 5. Ora che l’assemblaggio è completato effettuo ogni ritocco di vernice necessario (per esempio dove i cingoli sono stati incollati insieme, ecc.). Ora è tempo di passare all’invecchiamento del veicolo. Per prima cosa applico ogni decal che è necessaria. Mettere le decal prima dell’invecchiamento è importante perché in questo modo verranno invecchiate anche loro. Diversamente sembreranno ”false”. Lo stesso vale per i ”bagagli”, dipende da quale aspetto finale intendete ottenere. A volte li monterete prima dell’invecchiamento altre volte dopo. Ricordate che ogni cosa che aggiungerete dopo l’invecchiamento sembrerà nuova.

Con l’avvento dei cingoli in plastica dura a ”tratti e maglie singole” mi trovo spesso a seguire la sequenza prescritta per rendere più semplice la realizzazione dei cingoli stessi ma seguire la sequenza delle istruzioni manda a monte la sequenza logica della pittura. Finisco il mio lavoro dipingendo le due parti dello scafo, incollandole insieme dopo aver dipinto i cingoli e le ruote, ritocco le aree di unione mentre maschero i cingoli.

Ho scoperto che è molto difficile incollare i cingoli ad un veicolo che ha i lati inferiori dello scafo che sporgono sopra le ruote del treno di rotolamento. In questi casi è più facile incollare i cingoli prima di incollare la parte superiore dello scafo. A mano che i lati dello scafo non siano inseriti nella parte inferiore dello scafo stesso, come avviene nel caso del kit del carro Tigre prodotto dalla Revell (una delle mie poche lagnanze su questo kit).

Quanto detto riassume la procedura della costruzione di base. Per l’invecchiamento e la pittura seguono altri articoli.

Fonti: L’articolo originale si trova alla pagina http://www.onthewaymodels.com/articles/modelingbasics.htm del sito http://www.onthewaymodels.com/index.html . Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla traduzione.

segue …