Il Gloster Gladiator – V. De Santis
18 Ottobre 2007
Il Gloster Gladiator nelle altre aviazioni – V. De Santis
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Messerschmitt ME264 – V. De Santis

Tre furono gli Me 264 impostati ma solo uno di questi riuscì a compiere il primo volo. Il Me 264 V1, il primo prototipo, lo effettuò nel dicembre del 1942, motorizzato con quattro Junkers Jumo 211J-1 a V capovolta capaci di 1.340 hp al decollo e 1.060 a 5200 m. Questi motori erano montati sul bordo di entrata alare di una ala che misurava, da sola, 38,90 m di lunghezza. La quota di tangenza operativa sarebbe stata di 8.000 metri.

Riferendosi al prototipo V3 questo avrebbe avuto, quale armamento difensivo, una torretta dorsale azionata meccanicamente armata con un cannone da 20 mm. Stessa arma, orientata verso il retro del velivolo, sarebbe stata montata nella gondola ventrale, nella quale inoltre veniva trasportato il carico bellico di 3000 kg di bombe. Erano poi previste altre postazioni – muso, dorsale anteriore e due laterali in fusoliera – armate con una MG 131 da 13 mm ciascuna. Queste erano tutte azionate a mano dai membri dell’equipaggio.

L’autonomia prevista per il velivolo era di circa 15.000 km, la velocità massima in configurazione pulita di 565 km/h a 8300 metri, quella in configurazione operativa di 470 km/h, mentre quella di crociera di 350 km/h. Il velivolo avrebbe potuto imbarcare fino a 25.250 litri di carburante nei serbatoi interni. Il peso massimo al decollo previsto era di 45.450 kg, mentre quello a vuoto, al completo di tutti gli equipaggiamenti, era di 21.150 kg. L’equipaggio sarebbe stato composto da otto persone.

La lunghezza del velivolo era di 20,90 metri mentre l’apertura alare era di 43 metri. Il velivolo era alto 6,78 metri.

In seguito il V1 verrà distrutto al suolo durante un raid degli alleati. Stessa sorte toccò al secondo prototipo, Me 264 V2, che andò perso prima che compisse il suo primo volo. Era stata programmata e avviata anche la costruzione di un terzo prototipo, denominato V3 che avrebbe dovuto montare dei motori BMW 801D da 1.700 hp al decollo e 1.440 hp alla quota di 5.700 metri, ma questa venne sospesa quando il programma Me 264 venne interrotto. Ne venne ipotizzata anche una versione esamotore, denominata Me 264B, che però non superò mai lo stadio di progetto.

Il velivolo V1 fu utilizzato come ricognitore marittimo e come trasporto da una unità speciale dotata di velivoli “fuori misura”.

Bibliografia:

AA.VV.: Aerei civili e militari di tutto il mondo, Istituto Geografico De Agostini: Novara, (1997)
AA.VV.: From Midway to Hiroshima, Maris Multimedia, Discovery Communications Inc., (1995) CD-ROM