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Spazio 1999: Base ALPHA – Paolo Martinelli

Infatti, mentre Gerry Anderson stava lavorando a quella che sarebbe stata la seconda serie di UFO, la ITC di New York gli disse che per avere il loro pieno appoggio, la serie doveva essere più grande, migliore sotto ogni aspetto più spettacolare della serie precedente. Malgrado le richieste non del tutto facili, per quel periodo, Gerry accettò la sfida e dalle ceneri della seconda serie di UFO, dopo totali stravolgimenti della sceneggiatura nacque “SPAZIO 1999”. Negli studi di Pinewood, Keith Wilson aveva realizzato un set modulare assolutamente rivoluzionario che da lì a poco si sarebbe trasformato negli interni della Base Lunare ALPHA.
Creato totalmente con delle resistenti lastre di plastica, il set poteva essere assemblato in diverse configurazioni, riutilizzando così gli stessi pannelli per la Sala Comando, il Centro Medico, i corridoi o qualsiasi altra stanza o sezione fosse necessaria. Wilson fu anche il progettista degli originalissimi comunicatori (di cui ve ne ho parlato nel n° di Novembre), delle pistole laser e della flotta di veicoli lunari e spaziali di Base ALPHA. Fu incaricato della realizzazione di tutti i modelli, fra cui anche l’ideazione dell’AQUILA, la navetta multi uso ella base, Braian Johnson e quest’ultima essendo un vero capolavoro ve ne parlerò più dettagliatamene in un altro articolo.

Che cosa è di preciso ALPHA? Siamo alla fine del ventesimo secolo, i viaggi interplanetari sono una realtà ed un componente vitale per i programmi spaziali è la base lunare ALPHA, un complesso lunare autosufficiente dal quale un’élite di scienziati esplora l’ignoto. Situata all’interno del cratere Copernicus, vicino all’Oceano delle Tempeste, la base ALPHA è formata da un insieme circolare di laboratori, zone di lavoro ed alloggi per il personale con un diametro complessivo di oltre 4Km. Al centro della base è situata la sala comando di ALPHA, una struttura alta 10 piani chiamata Torre di Comando I vari edifici e le piattaforme di lancio sono collegate tra loro e alla struttura centrale da una rete di tubi di trasporto disposti a raggiera (vedi piantina). Con dei generatori nucleari, un impianto di riciclaggio ossigeno ed acqua e delle coltivazioni idroponiche, Base Lunare ALPHA può essere totalmente auto sufficiente. I lavori di costruzione della Base Lunare ALPHA iniziarono nel febbraio del 1983 con l’autorizzazione della Commissione Internazionale per lo Spazio, ma furono sospesi a causa della devastante guerra termonucleare del 1987. Una volta ristabilita la pace, gli abitanti della terra crearono una società più illuminata, basata sulla scienza; furono smantellate tutte le armi nucleari rimaste e le loro testate radioattive, una volta sigillate in appositi contenitori vennero seppellite in profondi silos nell’inospitale lato oscuro della luna, insieme a tutte le altre scorie nucleari.
Contemporaneamente, su ALPHA ripresero i lavori, e diventò un simbolo della nuova Terra unita. Verso il 1995 la Base Lunare ALPHA è completamente operativa ed a tutti i 311 abitanti della stazione è assegnato a una sezione o dipartimento a seconda delle qualità individuali. Poiché tutti su ALPHA sono in divisa, è il colore della manica sinistra che indica la sezione nella quale lavorano come: la Sez. Tecnica, la Sez. Servizi, la Sez. Esplorativa, la Sez. Medica, la Sez. Sicurezza ed altre. Nella periferia della base ci sono cinque piattaforme di lancio da cui operano le 50 AQUILE di ALPHA, alloggiate in grossissimi hangar sotterranei. Dato che nella base vi è un’atmosfera sterile, vengono svolti regolari controlli medici su ogni persona ed incoraggiati ad usare le strutture ricreative come: Bowling, Cinema, Solarium, Palestra e Biblioteca. Senza dubbio, la Base Lunare ALPHA è un complesso molto vasto ed elaborato e riprodotto in diorama dalla AMT-ERTL. Anche se nel contesto generale esce fuori un buon lavoro, ci sono enormi pecche poiché le rampe di lancio sono solo 3 e non 5, non sono in scala con le piccole AQUILA o viceversa, modificando totalmente il sito di molte piattaforme di lancio, oltre ad essere sbagliato il colore della rampa stessa e lasciando moltissime imperfezioni per l’alloggiamento dei pezzi sulla base. Per la colorazione della Luna ho usato diverse gradazioni di grigio, terminando con un lavaggio ad olio con il “terra di cassel”, per far risaltare i vari crateri dal più grande al più piccolo. Base ALPHA è stata colorata con 4 gradazioni di grigio molto chiaro, fino ad arrivare quasi ad n bianco, in modo da far risaltare le varie pannellature della base.

Comunque come ho detto prima, con un po’ d’impegno si tira fuori un simpatico diorama.