Masamune Shirow, un maestro della fantascienza – Paolo Martinelli

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Masamune Shirow, un maestro della fantascienza – Paolo Martinelli

Per quanto rigurda le “Mecha-Maniacs” non vale la pena spendere tante parole per adesso: sono le eroine dei suoi fumetti. Le donne-animale compaiono in DOMINION e APPLESEED sotto forma di creature dalle orecchie a punta, una sorta di Catwomen nate in provetta. Quanto alle bambole, sono le M66 di BLACK MAGIC: le marionette modello 66 hanno la faccia d’angelo dei killer radiocomandati; il disegno animato di APPLESEED vi fa una veloce allusione.
Masamune ha creato le eroine più sexy dei manga, ma non sono certo donne facili!! Queste ragazze sono delle “Mecha-Maniacs”. Provate ad avvicinarvi alle loro armi e passerete un brutto quarto d’ora! Thank-girls come Leona in “Dominion” o Cyborg-femministe come Motoko in “Ghost in the Sheel”, uniscono sempre grazia e aggressività. Dunan, in “Appleseed”, è anche un’appassionata di macchine (del resto è infatuata di un cyborg), Masamune illustra questa fantasia in modo delizioso: la disegna come pin-up di un catalogo di armi, ma attenzione, Shirow non è un guardone! Per mezzo di queste amazzoni, egli denuncia un problema che gli sta a cuore. Dunan indossa un esoscheletro, scheletro in acciaio il quale si può infilare (tipo quello degli alieni in “Independence Day”) come per proteggersi dietro un’armatura.
Questo erotismo è ambiguo: si basa sulla violenza e il rigetto dei maschi. Il suo attaccamento alle macchine conduce Dunam a “deconnettersi” dal mondo.
Questa vergine-guerriera, eroina paradigma degli anni ’90, cristallizza le nostre angosce: preferisce il virtuale al reale.
I mecha di Mamasune Shirow si ispirano al mondo naturale: con i loro occhi sfaccettati e le loro antenne articolate, assomigliano a ragni o a crotacei marini. “Per concepire un design mi faccio venire delle idee consultando l’enciclopedia degli insetti”, confida Shirow. Per esempio, il design di Briareos, ispirato al Walkirie di Macross (Robotec) e dal 98AV di Patlabor, rappresenta l’improbabile sintesi tra un granchio (per le mandibole), un coniglio (per le grandi orecchie) e un umanoide! Per Mamasune Shirow il futuro della tecnologia è il raggiungimento di forme biologiche. Nel futuro che immagina non si potrà quasi più fare distinzione fra l’uomo e la macchina, i bioroidi sono androidi genetici e i cyborg uomini robotizzati. Come distinguerli? Anche il test di Turing (un programma logico), che permette di distinguere una IA (intelligenza artificiale) dal pensiero umano, non basta più. Shirow afferma che questa ambiguità è tipicamente nipponica: “I giapponesi sono stati nutriti da biberon di ASTROBOY, DOCTOR SLUMP, DORAEMON ecc…
I loro eroi sono robot che hanno nomi e personalità umane”. Shiow, invece, va ancora più lontano: immagina computer biologici creati a partire dal DNA.

Masamune Shirow inizia la sua carriera professionale nel febbraio 1983 con BLAK MAGIC, un manga sul tema della fine del mondo. Una razza “umana” si è sviluppata su Venere, colonizzando i pianeti vicini; il sistema informatico Nemesis governa questa federazione attraverso l’intermediazione di un bioroide (creatura artificiale frutto di manipolazioni genetiche) chiamato Zeus.
Quando Zeus impazzisce, Nemesis gli lancia contro una creatura geneticamente alterata, Duna Typhon, la sua missione è far cadere il dittatore prima che annienti l’umanità. La storia si ramifica in quattro racconti diversi e prefigura i successivi manga di Shirow: vi si trovano già gli umanoidi dai tratti felini, le bambole dal volto d’angelo e i cyborg con gli occhi innestati che diventeranno i personaggi principali di DOMINION.
Nel 1985, Masamune Shirow produce il suo capolavoro in quattro volumi, che diventeranno poi cinque ed è APPLESEED. Le avventure dei due agenti ESWAT, la giovane Dunan e il suo compagnio metallico Briareos, appassioneranno un’intera generazione di lettori, anche in occidente, dove APPLESEED viene tradotto, prima negli Stati Uniti e poi n Italia. Manga di sapore fantapolitico, Appleseed, in Giappone
è classificato in un genere particolare chiamato “Hard SF counter-terro Action”. Dopo la terza guerra mondiale, la città utopica di Olympus, amministrata da bioroidi, gestisce le relazioni internazionali. Gruppi di sopravvissuti reclutati nelle “Bad Lands”, territori ancora segnati dalla guerra, sono integrati nelle forze speciali d’intervento, l’ESWAT, organizzazione che prefigura lo SWAT di Dominion.
Dopo Appleed, Masamune si lancia con DOMINION nelle risse e negli inseguimenti a tutta birra di una “mecha-maniaca” in lotta contro il crimine. Leona Ozaki (come la Noa Izumi di Patlabor) è una giovane recluta delle forze di polizia specializzate in operazioni “pesanti”.
Il manga successivo di Shirow, ORION, fumetto esoterico-mitologico, si svolge in un improbabile futuro nel quale i viaggi spaziali si effettuano a colpi di tetragramma e l’illuminazione pubblica funziona grazie a formule magiche. Shirow vi riunisce, in un’originale sintesi, tecnologia e taoismo, kanji psichico e “psicoscenza”. Poi arriva GHOST IN THE SHELL dove il Net diventa il reame delle anime erranti, i ghost, fantasmi delle interfacce fra il cervello e la memoria fissa. GHOST IN THE SHELL è il manga di fantascienza più visionario e più emozionante di Masamune ed è stato adattato al cinema da Mamoru Oshii.
Gli altri manga di Mamasune Shirow non sono ancora stati pubblicati in volume, come HIDE HARD, 11 episodi; NEURO HARD, prepubblicato in COMIC DRAGON; PILE UP e GUN DUNCING, brevi racconti per Kodansha o EXON DEPOT, brevi racconti per Seishinsha. Tutti presentano la stessa immagine oscura del futuro, segnata dall’inquinamento, dalla guerra, dai complotti politici e dall’anarchia tecnologica; il pianeta Terra insomma.