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Modulare il colore di Ian Hamilton e Kristin Irwin

Lo stile ”modulazione del colore” è un metodo di pittura che aggiunge volume ad un modello facendo concentrare l’attenzione dell’osservatore sulle aree che ritenete siano importanti.

Il Dry Brushing dell’era Velinden e l’ancora attuale tecnica della post-ombreggiatura ruotano attorno alla stessa idea. Il processo di base e la tecnica impiegata sono progettate per aumentare il volume 3D ed i dettagli di un modello giocando con il bilanciamento chiaro contro scuro, ombre contro lumeggiatura e così via.

Si ottiene questo risultato applicando al modello delle gradazioni di colore che danno maggiore profondità al modello. A questo segue una piccola aggiunta, effettuata a pennello, di un colore contrastante che rende evidente la sua presenza e rende più evidente la sua comparsa.

Inoltre la teoria fondamentale della modulazione dei colori è basata sull’utilizzo di una singola fonte di luce. Una dei vantaggi della modulazione del colore è che potete aggiungerne poca o molta al vostro modello.

Primo passo. La prima immagine mostra il modello pre-ombreggiato. Per questo passo ho scelto una miscela di XF-64 Red Brown con il colore di base XF-59 Desert Yellow. Questa miscela si applica a tutte le aree incassate, alla parte bassa dello scafo e nella parte posteriore di tutte le linee dei pannelli e di ogni caratteristica distintiva del veicolo. Ho scelto di non usare il nero per questo passo perché spegne il colore. Il nero lo userò per la pre-ombreggiatura su una finitura Panzer Grey o metallo naturale.
Secondo passo. La seconda immagine mostra l’applicazione del nostro colore di base, l’XF-59 Deesert Yellow, scurito con l’XF-52 Flat Earth. Questa copertura viene applicata sopra l’intero modello. Dovete avere cura di non coprire completamente la pre-ombreggiatura. La copertura di base dovrà fondere la pre-ombreggiatura nel colore di base.
Terzo passo. La terza immagine mostra una applicazione dell’XF-59 Desert Yellow puro, senza che sia stato sottoposto ad alcuna manipolazione. A questo punto inizio a focalizzarmi sulle aree più vicine alla parte anteriore e superiore del veicolo. Questo è il momento nel quale inizio ad esagerare la fonte di luce naturale. Ricordatevi che è importante fondere il più possibile questo colore con quelli applicati in precedenza senza però coprirli completamente. Da ora inizierò ad utilizzare le mascherature per proteggere le aree che non intendo lumeggiare. Userò un comune Post-it o un piccolo pezzo di cartoncino per coprire il pannello adiacente.
Quarto passo. La quarta foto mostra l’applicazione dell’XF-59 Desert Yellow schiarito con l’XF-2 White. D’ora in poi faccio risaltare, utilizzando la miscela schiarita del colore base XF-59 Desert Yellow, le zone in maggiore rilievo della parte superiore e gli angoli più estremi dei pannelli, oltre alle particolarità del veicolo. Da questo stadio in avanti diventa critico utilizzare una mascheratura che protegga i pannelli adiacenti. A questo passo si può far seguire un passaggio del colore di base, o colore simile, molto diluito che fonda insieme tutti i precedenti passaggi. Come colore base scelgo di usare il Desert Yellow XF-59 o il Buff XF-57. Questa copertura dovrà essere diluita con rapporto 90/10 o 80/20. Diluire pesantemente questa copertura è una scelta critica perchè così non si perderà il contrasto con gli stadi precedenti.

Un contrasto deciso può farvi preoccupare ma la successiva applicazione di filtri, lavaggi, scrostature, polvere e fango fonderanno ulteriormente i colori di base e li legheranno insieme. Questa tecnica darà vita e profondità al vostro modello e vi aiuterà a guidare l’occhio dell’osservatore da un’area del modello alla successiva così come porterà la sua attenzione verso le aree che ritenete importanti.

Voglio riconoscere a Marinj Van Gils il merito di avere portato diversi concetti pittorici, come questo, al nostro hobby di pittori di repliche in scala. Voglio inoltre ringraziare Adam Wilder per l’aiuto dato in questa presentazione. Volglio inoltre ringraziare Mig Jimenez e Mike Rinaldi per aver presentato questa tecnica in un modo che l’ha resa comprensibile per il modellisti meno bravi come me.

Ulteriori informazioni su questa tecnica possono essere trovate sui libri ed i DVD realizzati dalla MIG Production così come sui forum della MIG, di Missing-Lynx e di Armorama.

Fonti: Le foto e il testo sono degli autori. L’articolo originale (Color Modulation) si trova in formato PDF alla pagina http://ipmsnmma.org/workshops.htm del sito http://ipmsnmma.org/. Si ringrazia per l’autorizzazione alla traduzione.