Lo sbalzo – Una tecnica semplice per scolpire i dettagli sui fogli di ottone di Rogerio “Rato” Marczak

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Lo sbalzo – Una tecnica semplice per scolpire i dettagli sui fogli di ottone di Rogerio “Rato” Marczak

Questo sedile del pilota di un P-40 in scala 1/32 è stato autocostruito con la tecnica dello sbalzo

COSA NON VA CON LE FOTOINCISIONI ?

Oguno conosce molto bene il problema associato con molte parti di dettaglio dei kit in plastica iniettata in scala 1/32. Possono essere inaccurati sia per forma che per dimensioni. Anche nelle scatole di più recente produzione, anche se la forma è generalmente corretta, un semplice controllo con un calibro vi mostrerà che lo spessore di molte parti è fuori scala. In questo articolo parliamo di un buon esempio: i sedili degli aerei della seconda guerra mondiale. In molti casi questi sedili venivano prodotti con fogli di acciaio. Per risparmiare peso le lastre avevano uno spessore di 2 o 3 mm al massimo, e per aumentarne la rigidità venivano stampate diverse ”costolature”. In scala 1/32 3 mm corrispondono a circa 0,1 mm, uno spessore impossibile da ottenere con i processi industriali di iniezione, almeno per quanto riguarda parti di questa complessità. Che oltretutto includono le costolature e altri piccoli dettagli.

Potreste pensare: ”No problem … ordinerò quelle fotoincisioni appena uscite“. Sono d’accordo sul fatto che in molti casi le fotoincisioni sono una soluzione gradevole. Ma il altri casi le fotoincisioni sono semplicemente troppo ”piatte” e mancano di una certa tridimensionalità. Inoltre non è sempre possibile trovare i set di fotoincisioni che ci sono necessari. Anche se si trovano c’è un altro problema largamente ignorato: quanti di noi hanno verificato l’accuratezza delle parti fotoincise prima di usarle ?

Credo di poter dire non molti. Questo comportamento si può capire con il fatto che l’onere del lavoro di ricerca è a carico dei produttori di fotoincisioni e così deve essere in quanto queste cose non sono economiche. La mia domanda è: un certo set di fotoincisioni è progettato per essere utilizzato con un particolare modello e questo significa che sono necessari alcuni ”aggiustamenti” per essere sicuri che le parti siano compatibili con il kit. Peggio molti dettagli sono falsi come le zone in rilievo realizzate sull’ottone inciso. Se questo si può accettare con facilità nella scala 1/48 in 1/32 questi errori diventano più visibili. Le costolature dei sedili di cui ho parlato prima sono un buon esempio: in un set di fotoincisioni sembrano come delle strisce e non con una forma arrotondata.

Fortunatamente siamo 1/32ers e così è possibile autocostruire, rispetto alle altre scale, molti dettagli. In questo articolo descriverò un metodo molto semplice con il quale scolpire dei dettagli sui fogli di ottone. Applicheremo questo approccio, passo sopo passo, ad un sedile di un P-40E ma questa tecnica ha molte applicazioni. Ho imparato i principi del metodo alcuni anni fa guardando un artista realizzare i dettagli in un foglio di metallo sottilissimo per realizzare un ornamento. Alcuni mesi fa ho acquistato alcuni fogli di metallo da 0,1 mm per imparare a fotoincidere e così ho trovato una scusa per provare. Che non funziona per dettagli piatti perchè ogni volta che incidete un foglio sottile di metallo questo si piega molto, così come accade quando lo tagliate con le forbici. Per farlo tornare piatto tutto quello che va fatto è applicare il ben conosciuto trucco per rendere più rigide le fotoincisioni: rotolare un cilindro sul foglio, girare il foglio e ripetere l’operazione.

Se non vi danno fastidio le parti prodotte per i kit ora è il momento di smettere di leggere.

UN POCO DI RETRO INGEGNERIA

La prima cosa di cui avete bisogno è un buon disegno a linee con il quale sviluppare il sedile. Potete farlo a mano ma con un sistema CAD diventerà più facile inserire le necessarie modifiche. In puù risparmierete un sacco di lavoro in futuri progetti che utilizzeranno parti simili. Se avete la fortuna di poter accedere ai progetti del soggetto che intendete realizzare questo compito sarà molto semplice. Altrimenti vi richiederà di esercitarvi nella retro ingegneria in modo da ottenere un disegno che abbia delle dimensioni ragionevolmente corrette. In caso di dubbio utilizzate la vostra licenza artistica. A volte le dimensioni delle parti del kit sono corrette così potete usarle come punto di partenza. Quando avete fatto stampate, tagliate e assemblate il sedile come si fa con i modelli di carta. Controllate attentamente possibili errori o disallineamenti. Se necessario effettuate le correzioni e ripetete la sequenza. Una volta soddisfatti con la forma aggiungete tutti i dettagli visibili al disegno: costolature di rinforzo, linee di rivetti, punti di attacco, etc. Fate qualche copia del progetto e mettetele da parte.

Preparate ora il disegno a linee. Nei dettagli il ”modello di carta” del sedile è usato per il controllo

ORA E’ IL MOMENTO DEL METALLO PESANTE

No non si parla degli AC/DC… ma di qualcosa di più pesante della plastica. Prendete alcuni fogli di ottone dello spessore corretto, 0,1 mm nel nostro caso. Fate caso al fatto che potete trovare due tipi di fogli di ottone: uno rigido e uno morbido. Usate, se possibile, quello morbido perché il tipo rigido è forgiato e non può essere inciso così bene come quello morbido. Potete rendere normale l’ottone duro tenendo il foglio su una fiamma per circa mezzo minuto o più e lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente.

Questo è tutto quello di cui avete bisogno per iniziare

Ritagliate dal foglio un rettangolo di poco più grande del disegno del sedile. Usate delle normali forbici in quanto il foglio è molto sottile. Potete notare che il foglio si piega molto attorno alla linea del taglio. Per eliminare questo problema trovate un cilindro di acciaio del diametro di 20 o 30 mm. Assicuratevi che il cilindro non abbia graffi o imperfezioni che possono essere trasferite sul foglio di ottone. Ora passate il cilindro sopra il foglio premendolo con le dita mentre lo fate ruotare. Aumentate la pressione attorno agli angoli tagliati del foglio. Il foglio si curverà un poco. Girate il foglio e ripetete il processo. Alla fine dovreste avere un foglio molto piatto.

L’ottone dopo il taglio
Roll, baby, roll…
Magia: il foglio è libero da pieghe

COME STARE LONTANO DALLO STIRENE PER UN’ORA

Ora dovete incollare il disegno del sedile sul foglio di ottone. Potete usare una colla bianca diluita ma io consiglio una colla liquida da contatto. Uso la Microscale Foil Adhesive passata a mano. Lasciate che la colla asciughi e stendetevi il disegno sopra. Passate il cilindro per evitare bolle d’aria. Ora pulite l’eccesso di ottone attorno al sedile in modo da rendere più facile maneggiare il pezzo e la finitura finale. Il foglio facilmente si incurverà di nuovo .. passate il cilindro ogni volta che serve.

Lo strato adesivo applicato su fogli di ottone
Incollate il disegno
Rifinite senza troppa precisione l’eccesso di ottone attorno al disegno

Perchè potrebbe diventare molto difficile passare qualsiasi attrezzo sopra il lato con la carta, perché non scivola bene, usiamo un semplice trucco. Usando una punta di un compasso o il vostro punteruolo preferito segnate un piccolo punto all’inizio e alla fine di ogni costolatura. Così si lasciano dei piccoli ”rivetti” alle estremità. Controllate due volte di non dimenticare una linea perché la carta verrà tolta tra poco. Ora usate delle piccole forbici per rifinire l’ottone. Provate a seguire, meglio che potete, il contorno del disegno. Ora il sedile è virtualmente finito e si presenta come una fotoincisione. Infine togliete la carta dal foglio di ottone. Ora un altro trucchetto:pennellate una finitura di un fluido leggero sulla carta. Aspettate per pochi secondi fino a quando la carta assorbirà il fluido e quindi potrà essere tolta con facilità. Il momento di aggiungere i dettagli …

Questi ”rivetti” segnano l’inizio e la fine di ogni costolatura
Ogni eccesso di ottone è stato rifinito

INCIDERE I DETTAGLI

La tecnica dello sbalzo inizia da qui. In pratica con sbalzo si intende incidere dei dettagli sulla superficie. Contrariamente allo scolpire non c’è alcuna rimozione di materiale. Infatti il materiale viene spinto sotto in un modo che il suo ”negativo” compare sul lato posteriore, ragione per la quale può essere fatto solo con materiali sottili. Ogni volta che voi con questa tecnica create un dettaglio causate una deformazione estremamente localizzata su un’area nella quale il foglio si piega. Il segreto per rendere più rigido il foglio è quello di usare il cilindro quando sentite che il foglio si è piegato troppo e quindi riprovare con lo sbalzo. Più importante la pressione del cilindro riduce la profondità dell’incisione alla stessa altezza così non è necessario realizzare in maniera identica tutti i dettagli in quanto saranno poi livellati. Questo non può essere fatto con la plastica perchè molte plastiche non possono essere appiattite una volta che sono state incise.

Bene vi servono al massimo una coppia di attrezzi per lo sbalzo. Ho sentito che esistono degli attrezzi specificatamente progettati per incidere le piastre di metallo ma non vi servono. Quasi ogni cosa può essere fatta con questi attrezzi dipende da cose volete fare. Se dovete far scivolare l’attrezzo, come per realizzare le costolature del nostro sedile, è meglio avere un attrezzo dalla punta arrotondata. Per scolpire le costolature di solito utilizzo alcuni attrezzi per satinare le superfici, come quelli usati per applicare i trasferibili a secco. Hanno una testa semisferica di tre grandezze: 0.5 – 1,5 – 3,0 mm Comunque uno dei miei favoriti è una penna ”roller-ball” vuota. Per fare i rivetti uso la punta di un vecchio compasso montata in un manico. Per i dettagli più piccoli un attrezzo di grande valore è costituito da questo set di mini-cacciavite . Potete realizzare qualsiasi tipo di attrezzo usando molte cose che potete trovare in casa. Ovviamente vi serve una riga.

Alcuni esempi di attrezzi che utilizzo per lo sbalzo

Per fare le costolature sul nostro sedile, bisogna solo unire i punti segnati prima con un attrezzo a testa arrotondata. Usate la riga come guida, fate per primo un passaggio leggero, quindi aumentate la pressione e ripetete altre due o tre volte. Su un foglio da 0,1 mm questo crea una incisione profonda. Come detto non bisogna essere perfetti con tutte le costolature in quanto saranno poi livellate con il cilindro. Credetemi è facile. Ho inciso l’intero sedile in meno di 10 minuti.

Incidiamo le costolature (non sono mancino e di sicuro tengo la riga con l’altra mia mano Ma come altro avrei potuto tenera la fotocamera ?)
Questo è quanto ho ottenuto dopo 10 minuti di lavoro
Un occhiata ravvicinata al nostro lavoro

PIEGARE

Se avete già esperienza con le fotoincisioni non c’è molto da dire qui. Uso una pinza a denti piatti e per piegare le parti lungo i bordi della morsa uso un piccolo blocco di alluminio. Usate una pressione moderata per evitare di danneggiare i dettagli incisi nella zona nella quale fanno presa i denti della pinza. Piegate sempre un poco di più di quanto è necessario per compensare un piccolo ritorno indietro – in pratica se volete ottenere un angolo di 90° piegate circa 5 gradi in più in quanto la linea di piega torna sempre indietro di un poco. Se preferite segnate prima le linee di piega con un tagliabalsa – vi renderà le cose più facili. La foto sotto mostra il risultato. Notate che la piastra posteriore del sedile è ampia sulla sommità. Questo perché verrà arrotondata in seguito così le parti laterali diventeranno parallele – tenetelo presente durante la fase di progettazione.

Piegate il sedile
Ora assomiglia ad un sedile, eh ?

MI SONO SCORDATO I RIVETTI…

Bene questo passo andrà insieme alle costolature. Mi sono scordato di aggiungere le linee di rivetti. Devo aprire il sedile per aggiungerle. Non c’è problema nel farlo ma se piegate ed aprite più volte potete rompere il foglio lungo le linne di piega.

Per aggiungere i rivetti uso quella sega che negli uffici si vede sul supporto per il nastro adesivo. I dentini sono quasi sempre molto affilati e se necesario potete renderli ancora più affilati con una lima. La procedura di base è semplice:pressare la sega lungo la linea dei rivetti. Provate a distribuire la pressione equamente su tutti i dentini. Una volta finito vi sembrerà un poco esagerato. Usate il cilindro ancora una volta … e vi sembrerà bello – molto sottile. Quindi piego il sedile ancora e aggiungo la curvatura della piastra posteriore usando lo stesso cilindro sul lato interno e un mio dito su quello posteriore. Iniziate realizzando un curvatura dolce. Lentamente rotolate il cilindro contro le vostre dita con il sedile nel mezzo. Continuate finché la parti laterali del sedile sono parallele. Le linee di giunzione vanno incollate con il Future Floor Wax: tenete le giunzioni in posizione e pennellate una buona quantità di Future. Quindi lasciate asciugare e togliete l’eccesso con un cotton fioc intriso con alcool denaturato. La foto sotto mostra il sedile prima e dopo l’aggiunta della parte posteriore arrotondata e dei rivetti. Notate le differenze di colore. Si tratta di ossidazione…

Questa è la mia rivettatrice …
Prima e dopo l’aggiunta dei dettagli dimenticati
Adesso assomiglia ad un sedile, huh?

PICCOLI DETTAGLI

Per ultimo aggiungeremo pochi altri dettagli realizzati con la stessa tecnica. Le piastre di rinforzo sulle quali sono attaccate le strutture del sedile sono fatte con un foglio di alluminio Semplicemente tagliate un piccolo rettangolo della giusta dimensione e ”pungete” i rivetti all’interno di ogni angolo. Una volta ancora rotolate il cilindro per abbassare i segni fatti. Siate molto delicati in quanto l’alluminio è molto più soffice dell’ottone. Se esagerate i rivetti semplicemente scompariranno. Fissateli con la colla ad asciugatura lenta che preferite.

Le piastre di rinforzo nella parte posteriore sono state tagliate e sono pronte per essere installate
Incollate le piastre di attacco
Come appaiono una volta installate

COMMENTI FINALI

Oggi questa è una delle tecniche più usate del mio repertorio personale. Se suona intimidatorio lasciatemi dire: provatela !! E’ veramente facile e scommetto che otterrete buoni risultati al vostro primo tentativo. Credetemi o no il sedile ustao per questo articolo è stato realizzato al mio secondo tentativo e anche il primo andava bene.

Una prova di montaggio nella conversione autocostrita della fusoliera del P-40B in scala 1/32. Nel dettaglio il mio capo pilota per questo progetto, ”Jimmy Curtiss”, in una prva di volo con il nuovo sedile

Il metodo ha molti altri impieghi ma l’ho trovato particolarmente utile per realizzare piastre rivettate/imbullonate.. Ho anche realizzato con questa tecnica un quadro interruttori e pulsanti di varie dimensioni per l’abitacolo. Lasciate che la vostra creatività scorra e sono sicuro che troverete molte applicazioni o variazioni di questa tecnica. Provatelo.

Il pannello laterale destro autocostruito del mio P-40B in 1/32 mostra l’aggiunta di alcuni dettagli fatti con la tecnica dello sbalzo

Fonte

L’articolo originale si trova alla pagina http://www.largescaleplanes.com/tips/RatoMarczak/Embossing/Embossing.php del sito http://www.largescaleplanes.com/. Ler fotografie sono dell’autore. Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla traduzione.