Il Gladiatore Trace della SGF
23 Febbraio 2008
Cappellani Militari, 1915-1918 – M. Albano, G. Coglitore Garufi e F. Fabrizi
27 Febbraio 2008
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Guerriero Marcomanno della Seil (75 mm)

I Marcomanni appartengono alla stirpe dei popoli germanici del ramo dei Suebi, originariamente stanziati lungo l’Elba. A seguito del vasto movimento di popoli avvenuto verso il I sec. a.C. si spostarono verso il Meno e poi a seguito delle campagne di Druso nel 9 a.C. verso l’odierna Boemia. In questo periodo, sotto la guida del re Maroboduo iniziarono una serie di campagne di conquista nei confronti dei popoli vicini, diventando un problema di sicurezza per Roma, ma, dapprima una serie di mancati accordi con popoli germanici e, successivamente, lo scontro con Arminio, ne indebolirono la posizione, costringendoli a chiedere aiuto a Roma ed a entrare nell’orbita dei popoli alleati. Dopo sporadici eventi di ribellione al tempo di Domiziano e di Nerva, fu Marco Aurelio ad affrontarli definitivamente e a ricacciarli oltre il Danubio in due successive campagne militari (167-175 e 178-180). Con Comodo raggiunsero trattati di pace e militarono a lungo tra le truppe alleate di Roma.
Il figurino della Seil, si presenta in 10 pezzi di metallo, molto pulito e di pregevole scultura e fusione. Prima di iniziare a dipingerlo la pulizia ci porterà via davvero poco tempo. Ma questa è oramai una caratteristica dei figurini di questa ditta.
Due soli sono gli elementi che ci permettono una personalizzazione del figurino: la tunica e i calzoni. Per la tunica consiglio un colore unico magari con l’aggiunta di decori sull’orlo utilizzando motivi geometrici, oppure grosse righe come nella figura ma non necessariamente dello stesso colore proposto (provate i verdi e i marroni). Per i calzoni consiglio un colore unico (ad imitare la pelle o lana pesante) o un semitartan di stile celtico.
Purtroppo, pur in presenza di un pezzo splendido, vanno lamentate una serie di inesattezze storiche ed uniformologiche. Dai rilievi su molte monete del II sec. rappresentanti trionfi romani, si evince che gli scudi utilizzati dalle popolazioni germaniche del periodo erano oblunghi, ovali, o esagonali, ma non certamente tondi. Pur essendo molto belle, le decorazioni in metallo applicate sullo scudo (che nel caso del figurino, rappresentano un drago e un animale mitico) sono presenti su scudi germanici solo a partire solo dal V-VI sec. d.C. Allo stesso modo le decorazioni presenti sulla piccola sacchetta di lato. Anche la cinta di stile molto particolare, è di epoca successiva (IV sec.). Avrei anche alcuni dubbi sulla collocazione storica del decorato corno di bisonte europeo tenuto sulla mano sinistra.
Insomma, il pezzo è molto bello, facile da pulire ed assemblare, divertente da dipingere, ma da collocare in un periodo storico differente (IV-V sec. d.C.). Magari in compagnia del guerriero Franco della stessa ditta. Un pezzo da non perdere soprattutto considerando l’assenza di figurini di questo periodo storico e in questa scala.

Marco Colombelli