Dipingere le miniature navali per i wargames di Richard A. Sartore

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Dipingere le miniature navali per i wargames di Richard A. Sartore

Quanto segue non vuole essere uno studio esaustivo quanto una guida che illustra le tecniche che ho sviluppato ed utilizzato durante i miei circa venti e più anni di pittura delle miniature navali. Questo scritto è limitato alle sole miniature metalliche ma alcune idee e metodi possono essere facilmente applicati ad altri tipi di modelli. Parto dal presupposto che il lettore sia discretamente capace di usare una aeropenna e sia interessato a dedicare abbastanza tempo a questo processo al fine di realizzare miniature gradevoli. Infatti, per la mia esperienza, utilizzando questo metodo alla fine si ottiene una pittura più dettagliata di quanto si sarebbe ottenuto con la sola pittura a mano.

Preliminari

Per molti di noi questa fase implica mettere su un’area temporanea dove poter svolgere un numero di compiti, molti dei quali coinvolgono l’uso di vernici e solventi, che è meglio poter svolgere all’aperto o in un’area ben ventilata. Tenete presente che usando l’aeropenna si produce una nebbia molto sottile che facilmente si deposita, spesso in modo permanente, su qualsiasi superficie ad essa vicina (compresa l’automobile). Pertanto è raccomandato l’uso di una ”cabina da aeropenna”, commerciale o autocostruita, così come tenere molti oggetti ad almeno sette metri o più di distanza dalla zona di attività dell’aeropenna. Io utilizzo una vecchia scrivania sistemata vicino alla porta del mio garage e una semplice ”cabina” di compensato e mi assicuro che l’auto sia posteggiata in strada. L’uso di uno o due ventilatori portatili è una buona idea per mantenere l’aria in movimento o per espellere dall’interno i fumi o la nube di vernice. Inoltre assicuratevi di avere una grande riserva di stracci o di tovaglioli di carta per fronteggiare qualsiasi perdita.

Se state per dipingere poche dozzine o più di navi durante una sessione potete dividere le miniature da dipingere in base al periodo, al tipo di nave o alla nazionalità. Questo è particolarmente importante se volete riprodurre i colori ”storici” e pertanto desiderate che tutte le navi dello stesso colore siano sulla stessa basetta. Per esempio tutte le navi che intendete dipingere utilizzando il North Atlantic Grey britannico o una livrea vittoriana bianca e nera, etc.

Se non lo avete già fatto prima aprite la confezione e controllate che contenga tutti i modelli e/o le parti indicate sulla confezione stessa. Di solito, mentre sto dipingendo le navi, conservo la confezione o una sua parte in modo da poter identificare quale modello conteneva. Questo sistema è molto utile quando più tardi provate ad identificare alcune navi più piccole e nel caso di modelli in scala 1/6000 per poter sistemare la nave giusta sulla corretta basetta. Naturalmente potete sempre consultare un testo di riferimento ma, lavorando in anticipo, vi sarà possibile evitare questo passaggio e risparmiare un po’ di tempo.

Pulizia e preparazione

Una volta che vi siete assicurati che ci siano tutti i pezzi di ogni modello potete provare a vedere se questi combaciano tra loro come progettato. Molto spesso si trovano delle imperfezioni dovute al processo di fusione e una piccola operazione di pulizia di base si rende necessaria per far sì che i vari pezzi combacino quando si applica l’adesivo. Eliminate ogni sbavatura con un tagliabalsa affilato e riforate ogni foro di ogni pezzo che andrà unito (per esempio le torrette, gli alberi, le sovrastrutture, etc.) in modo da riportarlo alla esatta dimensione e farlo combaciare senza problemi. Raddrizzate ogni sovrastruttura, albero o canna di cannone e il modello stesso. Infatti il processo di fusione e di imballaggio può far sì che che il modello si ”apprui”. Potete verificarlo poggiando il modello su una superficie dura e piana e guardando se sia la prua che la poppa toccano la superficie. Una volta raddrizzato lo scafo utilizzate una lima piatta per rendere realmente piatta la superficie inferiore del modello.

Il processo di fusione lascia spesso alcuni residui che possono creare alcuni problemi in fase di pittura il più importante dei quali è rappresentato dalla impossibilità di far aderire, alla superficie del modello, la vernice in maniera adeguata. Benché questo non sia un grande problema se intendete realizzare un modello da esposizione può diventare un problema serio quando le vostre navi vengono usate con regolarità. Inoltre questi residui, e spesso il metallo stesso, reagiscono con l’aria causando una corrosione sotto allo strato di vernice che rovinerà sia il modello sia la pittura. Questo problema è particolarmente sentito se abitate vicino alla costa o in un una zona nella quale l’umidità è regolarmente elevata.

Ho scoperto che per ripulire il metallo, prima di passare il primer e la vernice, il miglior solvente da utilizzare è l’acetone. L’acetone rimuove ogni residuo e ogni traccia del grasso della pelle che si sarebbe potuto accumulare mentre stavate rifinendo il modello ed inoltre asciuga quasi istantaneamente. Però è estremamente dannoso per ogni superficie dipinta e per molti tipi di plastica, pertanto prestate estrema attenzione quando lo versate o lo usate nelle vicinanze di qualsiasi cosa che potrebbe essere danneggiata da una goccia o da un versamento. Utilizzo un recipiente, piccolo e basso, di vetro spesso che riempo con una quantità di acetone sufficiente a ricoprire completamente le navi e le lascio immerse per circa 30 minuti. Il contenitore è un barattolo da cucina comune disponibile in molti negozi e che, cosa più importante, è dotato di coperchio. Ho dovuto rimuovere la guarnizione di plastica, usata per non far entrare aria, dall’interno del coperchio proprio perché l’acetone distrugge molte plastiche. Detto questo, siccome i contenitori di plastica non si possono utilizzate, non consiglio neppure di utilizzare quelli metallici. L’acetone evapora rapidamente ed è altamente infiammabile pertanto è importante che ci sia un coperchio ed inoltre questo passaggio può essere fatto solo in aree ben ventilate. Inoltre ripetuti contatti con la pelle devono essere evitati in quanto l’acetone agisce da solvente per gli oli prodotti dal corpo. Di regola, una volta completata la pulitura, per togliere i modelli dal recipiente utilizzo delle pinzette con le estremità piatte. Metto poi i modelli ad asciugare su di un pezzo di legno di scarto ricoperto con una superficie assorbente (giornali, tovaglioli di carta, carta assorbente, etc. ). I residui dell’acetone possono passare attraverso il legno e danneggiare la superficie sottostante così state molto attenti a dove poggiate i vostri modelli per farli asciugare.

Un grande problema è sempre quello di come maneggiare le miniature mentre vengono dipinte. Questo metodo richiede che l’aeropenna venga posizionata ad un certo angolo sotto la linea del ponte. Pertanto appoggiare la nave su una superficie piatta o tenerla tra le dita semplicemente non funziona. Per risolvere il problema ho costruito una base per la pittura utilizzando una tavoletta di legno di 4 cm (1,5”) di larghezza e da 6 mm (1/4”) di spessore. Sono necessari due pezzi per realizzare ogni singola base. Un pezzo sarà la base vera e propria (la cui lunghezza sarà di circa 31 – 46 cm) mentre il secondo pezzo dovrà essere montato in verticale (lunghezza di 46 – 61 cm). I due pezzi dovranno essere uniti utilizzando colla per legno o adesivo extra-forte e dovranno formare una ”T” rovesciata. Un sottile striscia di nastro biadesivo verrà applicata lungo la parte superiore in modo da mantenere i modelli al loro posto mentre verranno verniciati con l’aeropenna.

Nota: Uso uno spessore da 6 mm in quanto funziona bene con i modelli di scala pari alla 1/3000 o superiore. Per le scale minori, quali la 1/6000, è necessario utilizzare uno spessore minore. Per questa scala, e per le unita più piccole della flotta nelle scale più grandi, adopero una striscia di alluminio piatta dello spessore di 1,5 mm, attaccata al legno della base la cui larghezza sarà di 2,5 cm. Per fissare la striscia di alluminio andrà ricavato, prima, uno slot nel legno della tavoletta della base e poi si utilizzerà della colla epossidica o un adesivo edile per fissare l’alluminio al legno. Sulla striscia di alluminio si fisserà ancora del nastro biadesivo che terrà fermi i modelli mentre vengono dipinti.

Se intendete effettuare un lavoro di pittura che duri a lungo nel tempo dovete usare come primo strato di vernice sempre il primer e questo deve essere specifico per la marca di vernici che utilizzerete. Il primer va applicato all’intero modello, compresa la parte inferiore. Oltre a fornire una migliore protezione, dipingere la parte inferiore dello scafo vi permetterà di applicare delle etichette che si possono leggere facilmente. Per passare il primer di solito uso un pezzo di legno di scarto, sul quale appoggio la miniatura, e poi spruzzo liberamente tutta la superficie. Appoggio il modello su un fianco (dopo pochi minuti di tempo lasciati per far asciugare il primer) per dipingere la parte inferiore.

”Cuocere” o non ”cuocere”

Un’altra fase che assicura una maggiore longevità al lavoro di pittura è ”cuocere” il modello tra le differenti mani di vernice. Questa fase è particolarmente importante dopo aver passato il primer. Ho scoperto che cuocere il modello in un forno elettrico per circa 20 – 30 minuti ad una temperatura non superiore ai 90 gradi (200 °F) produce dei risultati eccellenti. Temperature più elevate non sono consigliabili perché i diversi produttori utilizzano differenti proporzioni di metalli per i propri prodotti, causando la fusione o la perdita di forma dei modelli esposti a più di 90°. Comunque vi avverto che questo procedimento produce degli odori molto differenti da quelli che, tradizionalmente, ci si aspetterebbe che vengano emanati da una cucina domestica. Questi odori variano in base alla combinazione di solvente e vernice usati. Alcune persone li trovano discutibili se non disgustosi mentre altre li tollerano facilmente e li accettano.

Sebbene abbia usato delle scatole da forno e dei fogli per biscotti in passato, preferisco usare dei piattini di argilla come i sottovasi che si mettono sotto le piante in vaso. La terracotta ha la tendenza a distribuire più uniformemente il calore e i piattini/sottovasi più piccoli forniscono anche un modo facile per mantenere raggruppati i modelli durante la fase di pittura che può riguardare dozzina di navi. In questo modo un gruppo può essere in ”cottura” mentre un altro gruppo si raffredda e un altro viene dipinto, etc.

In ogni modo se ”l’ufficiale in comando” della cucina vi nega di accedere al forno un’alternativa è montare una piccola scatola da forno (circa cm 25 per 25) proprio sopra una lampada da 75-100 Watt. Il calore verrà condotto velocemente attraverso il metallo e si otterrà lo stesso effetto generale. Però dovete attentamente controllare il processo in quanto è piuttosto difficile, con questo sistema, regolare la temperatura. Un altro metodo utile per velocizzare la fase di asciugatura, senza ”cottura”, è utilizzare un seccativo.

Applicare il colore al ponte

Dopo il primer e la ”cottura” il passo successivo riguarda l’applicazione del colore del ponte. Qualsiasi colore abbiate scelto è ora il momento di decidere se volte realizzare in colore teak o in colore acciaio i ponti dei livelli superiori al ponte principale. Se decidete di usare il colore teak assicuratevi di aerografare i ponti superiori raggiungendo ogni recesso. Se volete usare il colore acciaio siate sicuri di avere l’area desiderata del ponte principale dipinta. In entrambi i casi non preoccupatevi per la vernice in eccesso in quanto sarà ricoperta in seguito.

Se avete optato per l’acciaio quale colore dei ponti superiori c’è un passo extra da fare nel processo ed è meglio eseguirlo a pennello dopo avere passato il colore del ponte e dopo la sua asciugatura. Di nuovo, in questa fase, non dovete essere precisi, solo assicuratevi di avere ricoperto tutte le parti e di non avere macchiato il ponte principale che volete resti in colore teak. Indipendentemente da come avete dipinto i ponti ”cuocere” o lasciare un tempo sufficiente per l’asciugatura è raccomandabile prima di passare alla fase successiva.

Applicare il colore generale

Dopo esservi presi cura dei ponti il passo successivo è dipingere il colore generale alle superfici verticali della nave. Ed è qui che la base da pittura e l’aeropenna si combinano per fornire un metodo facile per applicare un grigio, o un bianco, totale che rispecchi quello di una nave particolare durante un epoca particolare.

Dopo avere applicato i modelli alla porzione superiore della parte verticale della base, ed esservi assicurati che siano tutti allo stesso livello, si può cominciare con l’aeropenna. Tenendo la base con una mano e l’aeropenna con l’altra avrete il completo controllo dell’angolo secondo il quale la vernice entrerà in contatto con la superficie del modello. Saranno gli stessi ”spigoli” del modello a funzionare da maschera ed impediranno che il colore generale, usato per le superfici verticali, possa colpire quelle del ponte (già dipinto). Il passaggio chiave nell’applicare con successo questa tecnica è questo. Agli inizi può richiedere un poco di pratica. Fortunatamente gli strati di colore creati dall’aeropenna sono così sottili che, anche se dovete ridipingere, non perderete nessun dettaglio del modello.

Iniziate spruzzando per prima l’area della murata (con un angolo di 90° rispetto al modello) concentrandovi nel ricoprire lo scafo e tenendo il getto dell’aeropenna ben al di sotto del livello del ponte principale, in modo che solo scafo e la parte superiore della sovrastruttura riceva la vernice. Quindi, gradualmente, riducete l’angolo sia ruotando la base oppure muovendo l’aeropenna finché il getto è quasi vicino al livello del ponte e tutte le parti verticali della murata sono state dipinte. Con lo stesso sistema dipingete le parti anteriori e posteriori dello scafo. In questo caso tenete l’aeropenna con un angolo di 20 – 40° rispetto al modello montato sulla base.

A questo punto il modello ha tutte le aree dei ponti verniciate (in colore teak o acciaio) e tutte le parti verticali, a partire da dove toccano il ponte, dipinte. A seconda della ”affilatura” della fusione e della pressione usata durante la verniciatura può succedere che non riusciate a dipingere tutte le superfici verticali senza che nel processo risulti un certo eccesso di vernice sulla superficie del ponte. Se questo eccesso è leggero una delicata passata sulla superficie con il solvente risolverà il problema.Prima di procedere al passo successivo, che comprende la pittura a pennello, lasciate asciugare completamente, o ”cuocete”, il modello.

Ci sono casi nei quali il colore dello scafo può essere diverso da quello della sovrastruttura. Questo è il caso delle navi del periodo vittoriano, dove gli scafi erano in nero e tutto ciò che stava sopra il ponte principale era in bianco o in Buff. In questi casi di solito, in questa fase, dipingo di bianco (o in un colore chiaro) le superfici verticali e in seguito dipingo a mano con un pennello lo scafo.

Dettagli finali

Quello che resta da dipingere in questa fase sono le superfici orizzontali del modello. Queste sono ancora ricoperte dal colore originale usato per i ponti quali il cielo delle torrette, i teloni di copertura delle scialuppe, gli affusti, gli aerei, i ”cappelli” dei fumaioli, gli alberi ed ogni altra porzione del modello che necessita di essere dettagliata. Naturalmente l’unico modo per completare questa fase è lavorare a mano con un pennello ma se la fase con l’aeropenna è stata un successo non dovrete spendere molto tempo in questo passaggio. Nuovamente una ”cottura” finale alla fine di questa fase è raccomandata.

Di regola non applico una copertura finale di vernice trasparente sui modelli perché tende ad ingiallire il colore generale quando ”cotta”. Comunque se volete applicarla, dopo non ”cuocete” il modello. Se siete interessati ad etichettare i modelli, per riconoscerli, ho trovato che la carta sottile o pergamena (da 12 lb – 5,4 kg) stampata con il nome della nave con una stampante laser in carattere 6 o 8 funziona molto bene. La si può incollare alla parte inferiore dello scafo o sulla basetta usando un pennello e della vernice trasparente diluita con acqua ragia.

Fonte:

L’articolo originale dal titolo ”Painting Naval Miniatures” si trova in formato PDF alla pagina http://www.seekrieg.com/NavalWargameResourcePage1.htm del sito http://www.seekrieg.com/index.html. Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla traduzione