Galloni di anzianità delle uniformi napoleoniche – G. Centanni

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Galloni di anzianità delle uniformi napoleoniche – G. Centanni

Più volte mi sono imbattuto in una moltitudine di immagini di uniformi e tavole con differenti gradi di anzianità e, pur sembrando un dettaglio di poco conto sulle braccia dei nostri eroi, l’argomento è molto complesso.

Cercherò con questo articolo di dare un po’ di ordine a tutte le informazioni che sono riuscito a raccogliere limitandomi a quelli che erano i dettami per l’esercito francese, l’esercito del Regno d’Italia e quello del Regno di Napoli.

Per tutti la forma del gallone era lo chevron a forma di V rovesciata indossato sul braccio sinistro.

Francia

Iniziamo con il decreto istitutivo emesso da Napoleone Primo Console in data 3 termidoro dell’anno IX (22 luglio 1801) pubblicato su Encyclopedie des Uniformes Napoleoniens – tomo 1.

In tale decreto veniva stabilito che:

“Art. I: A tutti i caporali e soldati che alla data del 1° vendemmiaio prossimo (23 settembre 1801) si troveranno ad avere 10 anni di servizio effettivo nel medesimo corpo, riceveranno un aumento della paga di un franco al mese, se contrarranno e firmeranno la promessa di continuare il loro servizio per almeno altri 5 anni.

Art. II: I caporali e soldati che alla data del 1° vendemmiaio prossimo (23 settembre 1801) si troveranno ad avere 15 anni di servizio effettivo nel medesimo corpo, riceveranno un aumento della paga di un franco e cinquanta centesimi al mese, se contrarranno e firmeranno la promessa di continuare il loro servizio per almeno altri 5 anni.

Art. III: I caporali e soldati che alla data del 1° vendemmiaio prossimo (23 settembre 1801) si troveranno ad avere 20 anni di servizio effettivo nel medesimo corpo, riceveranno un aumento della paga di due franchi al mese, se contrarranno e firmeranno la promessa di continuare il loro servizio per almeno altri 5 anni.

Art. IV: A partire dal 1° vendemmiaio prossimo (23 settembre 1801) tutti i caporali e soldati che raggiungeranno 10, 15 e 20 anni di servizio effettivo godranno dell’aumento della paga fissata negli articoli descritti, se continueranno il servizio per altri 5 anni.

Art V: I caporali e soldati che raggiungeranno 10 anni di servizio porteranno sul braccio sinistro, come segno distintivo, un gallone a chevron  di lana rossa. Da 15 a 20 anni porteranno due chevrons e da 20 a 25 anni porteranno 3 chevrons.

Art. VI: Oltre i 25 anni di servizio effettivo saranno, per il fatto solo della durata del loro servizio, suscettibili di essere ammessi nella Legion d’Onore.

Un successivo decreto datato 30 fruttidoro dell’anno X (17 settembre 1802) riconfermava che gli chevrons devevano essere in lana rossa per tutte le armi e tutti i corpi.

Da qui possono discendere tutte le considerazioni.

Intanto che i distintivi di anzianità francesi si determinano non a partire, come da più parti ritenuto, dal 14 luglio 1789, data di inizio della rivoluzione, ma secondo il disposto dell’Art. III del decreto la data di inzio dovrebbe essere venti anni prima della data del 23 settembre 1801 ossia il 23 settembre 1781.

Esistono alcune tavole, più o meno recenti, che ritraggono dei veterani della Guardia con quattro chevrons, che formalmente dovrebbe essere un errore. Non erano infatti previsti quattro chevrons ma il premio per le anzianità oltre i 25 anni era la concessione della Legion d’Onore. Non si possono però escludere delle deroghe.

Ho rinvenuto solo una unica testimonianza coeva riportata nel manoscritto di Sauerweid, in cui viene ritratto un soldato nel campo di Dresda 1812-1813 con quattro chevrons il che tutto sommato potrebbe anche essere ma al momento non si hanno documenti che attestino la decretazione del quarto chevron.

L’uso della lana rossa invece è ribadito più volte.

Una circolare curiosa del 17 settembre 1802 emessa dal Ministro della Guerra Louis-Alexandre Berthier in risposta alla richiesta proposta dal Capitano Alombert, a sua volta sollecitato da alcuni ufficiali e consiglieri di amministrazione degli squadroni di cavalleria, il quale domandava se il decreto del Primo Console dovesse ritenersi tassativo oppure se per gli squadroni di cavalleria si potesse derogare adottando gli chevrons nello stesso colore distintivo dei revers e dei colletti, Berthier, quasi infastidito, rispose: ”Il decreto del Console non deve essere interpretato e tutti i militari che hanno diritto ai galloni distintivi, devono portare gli chevrons di lana rossa, a qualunque corpo appartengano.” (La Curiositè Militaire 1897/65).

Non sono poi riuscito a reperire con certezza decreti che stabilissero il colore degli chevrons per i gradi superiori al caporale per i corpi della Linea. Alcune fonti li descrivono in lana gialla o seta oro per i sergenti e sergenti maggiori, oppure argento. Esistono di fatto anche alcune uniformi nei musei che non lasciano dubbi (uniforme di un artigliere a piedi della linea).

Galloni

Un ulteriore decreto del Console del 2 fruttidoro dell’anno XI (20 agosto 1803) stabilisce che i galloni della Guardia debbano essere in seta oro. Vengono però introdotte nel tempo varianti e deroghe. Lana gialla per soldati e caporali e seta oro oppure argento per sergenti e sergenti maggiori (uniforme di un artigliere a piedi della Guardia).

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Qualunque colore diverso da quelli qui descritti, lana rossa o gialla, seta oro o argento, è sicuramente errato. Per precisione si specifica che alcune uniformi conservate nei musei hanno galloni arancio. Non è un errore oppure un falso ma si tratta di originaria  lana rossa sbiadita dal tempo.

Regno Italico

Le uniformi del Regno Italico erano regolate con norme pressoché identiche a quelle francesi. Si devono registrare solamente due variazioni sul tema:

  1. Gli chevrons erano in lana rossa per i soldati e caporali ed in seta argento per i sottufficiali e, qui una novità, anche per gli ufficiali.  In Italia non è in uso l’oro.

  2. L’anzianità veniva determinata a partire dalla data della costituzione della Repubblica Cisalpina e quindi dal 29 giugno 1797.

Regno di Napoli

Vita più movimentata ebbero le uniformi del regno di Napoli.

Quando Giuseppe Bonaparte conquistò il regno e venne incoronato Re nell’Aprile del 1806 costituì i primi ed unici due reggimenti del suo regno utilizzando i soldati della ”Armeè de Naples” che era parte della grande armata d’Italia. Si trattava quindi di soldati francesi ai quali erano applicate le norme dell’esercito francese, e tali erano anche quelle per i galloni di anzianità.

Dopo un breve periodo salì sul trono di Napoli Gioacchino Murat, esattamente il 1° agosto 1808, il quale tra i suoi primi decreti, emanò la riforma dell’organizzazione dell’esercito. Per i galloni di anzianità, forse in quanto il suo esercito era di costituzione più giovane rispetto a quello dei confratelli francesi ed italici, volle decretare che questi, per i nuovi soldati che entravano a far parte dell’esercito con la coscrizione, dovessero essere sempre in lana rossa ma il primo gallone era concesso a cinque anni, il secondo a dieci anni ed il terzo a quindici anni. Non si hanno notizie sulla Guardia Reale, ma anche in tal caso si presume che i galloni potessero essere in seta argento oppure oro.

Come di consueto chiunque abbia a suggerire modifiche, rettifiche, correzioni o integrazioni  è sempre ben accolto.

Giulio Centanni